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7 settembre 2012 5 07 /09 /settembre /2012 21:01

La cura di un panno fatto di microfibra

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Per la cura di un panno in microfibra, data la fondamentale importanza ma in modo particolare anche il prezzo elevato, sarà necessario osservare qualche piccolo segreto e qualche prezioso avvertimento.

Il tessuto in questione è molto caratteristico e morbido e si rischia di conseguenza di utilizzare prodotti violenti come ad esempio candeggine o ammorbidenti per smacchiarli, causando alla fibra dei guasti permanenti e rendendolo quindi inutile.

La sua struttura infatti è composta da milioni di filamenti di diverse fibre e utilizzando prodotti sbagliati nel lavaggio del panno, si rischia di rovinare profondamente i tessuti infinitesimali di cui è formato il tessuto annullando di conseguenza la funzione di asciugatura della microfibra.

Analizzando allora come e quando lavare il tessuto: ad ogni utilizzo lo si dovrà pulire a temperature non elevate con un sapone consigliato da molti esperti proprio per la sua tenerezza come il Sapone di Marsiglia, la temperatura non deve oltrepassare i 30/40 gradi e dopo averlo lavato e smacchiato lo si potrà mettere ad asciugare.

Il sapone di Marsiglia è probabilmente uno dei pochissimi saponi che non aggredirà il tessuto in profondità e assicurerà una perfetta manutenzione del tessuto a differenza invece di ammorbidenti, candeggine, sapone liquido, etc. , che, penetrando e rovinando appunto le microfibre, distruggerà il suo reale utilizzo in modo permanente.

È sconsigliato l'uso di centrifughe, ferri da stiro e asciugature automatiche mentre si effettua il lavaggio del panno perché questi andranno di sicuro ad alterarne l'efficacia.

È possibile lavare il tessuto, soltanto se lo si desidera, con acqua bollita ed un pizzico di bicarbonato per pochi minuti, ma questo procedimento deve essere fatto massimo due volte l'anno per conservare l'efficienza del panno stesso.

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